Chi siamo: le nostre risposte alle crisi, tra relazioni e territorio

chi siamo

Da tempo assistiamo alla riscoperta del cibo sano, locale, tradizionale, legato all’economia del territorio: la crisi però, prima economica e ora anche sanitaria e sociale, rischia di rendere questa riscoperta un “piacere di nicchia” e non un nuovo stile di vita, basato su reciprocità, eticità, salute.

Noi crediamo profondamente che si possano invece davvero cambiare le regole del gioco, dato che si sta finalmente diffondendo la consapevolezza che il modello dell’iperconsumoquello che vuoi, quando lo vuoi, al prezzo che vuoi, a domicilio subitoè una falsa promessa, pericolosa per la salute e per il benessere sociale ed è tempo di tornare a un’economia di buon senso, etica, e realmente sostenibile: una economia nascente dall’interesse reciproco.

Quello tra qualità e prezzo è però, da sempre, il dilemma di chi sceglie consumi diversi: il consumismo ci ha pubblicitariamente assuefatto a mere differenze di prezzo tra prodotti della DGO e quelli naturali e freschi, ma comunque occorrono soluzioni alternative che rendano sempre più accessibili i prodotti di questa nuova-antica economia. Un esperimento non rimandabile a fronte di una crisi che continua ad erodere il reddito della maggior parte degli italiani – già prima del Covid-19, infatti, l’Istat definiva poveri assoluti o quasi poveri il 20% degli italiani e tra questi molti giovani.